Mao Tse Tung

Bertolini N.,Lecchini,L.Pizzanelli G.,Spadoni,L.

 

Mao Tse-tung o Mao Zedong nato a Shao-shan nel 26.12.1893 e morto a Pechino 9.9.1976. Nato da una famiglia di contadini agiati, trasferitosi nel 1919 a Pechino, dove fu bibliotecario all’università, entrò in contatto con il movimento nazionalista del 4 maggio e con ambienti marxisti.

Fu uno dei fondatori del Partito comunista cinese.

Mentre la linea del partito privilegiava l’intervento tra la classe operaia, si dedicò all’organizzazione delle masse rurali, esperienza dalla quale trasse alcuni elementi innovativi del suo pensiero politico.

Al momento della rottura col Guomindang e della dura repressione di Shanghai, si rifugiò nell’Hunan dove fondò la prima delle basi rosse, organizzando strutture amministrative di tipo sovietico e un apparato politico-militare di massa, l’Armata rossa.

Mao Tse-Tung divenne presidente della Repubblica sovietica del Jiangxi da lui proclamata nell’area dominata dall’Armata rossa.

L’autorità di Mao Tse-Tung. si affermò definitivamente e il partito assunse quei caratteri originali, quali il rigoroso egualitarismo, una frugalità poggiante su un rigido moralismo, la centralità delle masse rurali, lo stretto legame tra teoria e prassi e l’impegno in un’intensa attività di educazione popolare.

Al momento dell’invasione giapponese, sospesa la guerra civile e costituito un fronte comune con i nazionalisti, Mao Tse-Tung portò il Partito comunista cinese ad assumere un ruolo centrale nella resistenza agli invasori.

Ripresa la guerra civile, Mao tse-tung proclamò con Zhou Enlai la Repubblica Popolare Cinese.

L’aiuto sovietico a ricostruire un paese povero, impose dapprima anche il modello di industrializzazione, basato sulla priorità all’industria pesante, e di organizzazione burocratica del partito, cui Mao Tse-Tung contrappose una relativa liberalizzazione e un modello di sviluppo centrato su una nuova organizzazione sociale nelle campagne. Dopo il tentativo fallito del "Grande balzo in avanti" Mao Tse-Tung abbandonò l’incarico presidenziale della repubblica a Liu Shaoqi.

Con la "Rivoluzione culturale" ritornò al potere imprimendo una profondissima trasformazione alla struttura sociale del paese, in un quadro di violente contraddizioni.

L’ultima fase della sua vita fu accompagnata da oscure lotte di potere all’interno del gruppo dirigente del partito che si prolungarono dopo la sua morte.

 

 Fonte del testo:” E. Power Enaudi Vita del Medioevo 1996”

 

 

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