VIAGGI IN ORIENTE
A. Aiello.
Le imprese di Marco Polo avevano
una portata inestimabile, egli è stato il primo viaggiatore
che attraversò l’ Asia, tracciandovi una strada. Fu anche il primo che esplorò
la Cina, con le sue ricchezze, descrivendo i grandi fiumi, le vaste città, le
ricche industrie, l’ innumerevole popolazione, le flotte di straordinarie
dimensioni; inoltre fu il primo a parlarci dei loro strani costumi e dei loro
riti.
Marco
Polo aveva portato queste sue scoperte in Europa e furono così importanti che
continuarono a svilupparsi dopo di lui. Molti mercanti e missionari viaggiarono
per mare e per terra verso oriente.
Un frate francese, Giovanni di
Monte Corvino, partì a cinquant’anni e divenne l’ arcivescovo di Pechino, egli
fece fondare chiese e monasteri in alcune città cinesi.
Odorico di Pordenone, anche lui
frate, ottimo osservatore, partì nel 1316 e navigò intorno all’ India e alle
Isole delle Spezie, seguendo la stessa rotta di Marco Polo e raggiunse Escala.
Dopo di lui partì Giovanni, frate
che dal 1342 al 1346 fu ambasciatore a Pechino.
Non
furono soltanto i missionari ad andare in Oriente, ma furono anche molti
mercanti veneziani, che lasciarono le loro testimonianze.
Questi scrissero: “E’ la più
grande città, così grande che non oserei, parlarne se a Venezia non avessi
incontrato molta gente che vi c’è stata.”
Un mercante molto importante fu
Giovanni di Monte con il suo accompagnatore Pietro di Lucologo.
Il più famoso di tutti fu Francesco Balducci
Pegolotti, un agente commerciale della grande Casa dei Bardi, che scrisse un
manuale per soli mercanti nel 1340.
In esso era scritto il viaggio che
può fare un mercante per recarsi da Tana sul Mar Nero, attraversando l’ Asia
verso terra per raggiungere il Catai.
Oltre che aver intrapreso viaggi
in Oriente, viaggiarono anche verso l’ Occidente.
Fonte del testo: E. Power, Vita del Medioevo,
Enaudi 1966.