MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C7A39D.07E54F50" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01C7A39D.07E54F50 Content-Location: file:///C:/9F216902/volo_web.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii"
ISTITUTO COMPRENSIVO “PIETRO
FERRARI”
SCUOLA SECONDARIA DI PONTREMOLI
ANNO SCOLASTICO 2006/2007.
CLASSE TERZA B.
RACCONTO DI FANTASCIENZA
A PIǓ MANI
COMPOSTO A PUNTATE
SUL BLOG LUISASCUOLA.
AUTORI
AIELLO ALICE
AMERICANI GABRIELE
ARMANETTI GIACOMO
BARDI ANGELICA
BARDINI NICOLE
BERTOLINI NICOLA
BIANCO NADIA
BIONDI MARCO
CAGNAZZO LUCIA
CASSIANI FRANCESCA
CAVICCHIOLI FRANCESCO
EDDARHAMI MOHAMED
FANTONI DANIELA
GHELFI ELEONORA
GIORCELLI TOMMASO
LECCHINI LORENZO
MATTANINI GABRIELE
MONTANO MIRIAM
PEDRONI MARCO
PIZZANELLI GIACOMO
POLI SOFIA
RICCIOTTI RITA
SALVINI SILVIA
SPADONI LORENZO
SULEJMANI XHOANA
TALARICO VITO
TINELLI LARA
Coordinatrice: PROF. MARIA LUISA NECCHI.
Le
stelle sembrano schizzare sulla superficie lucida della navicella 3B e l' universo pare un ma=
ntello
nero tempestato di perle scintillanti. - Niente all' orizzonte. Esclama il
Capitan Robert. - Credo che con questo viaggio non ricaveremo granché=
;.
Finito il suo turno, il capitano si ritira nel suo alloggio e detta al
computer: - "Diario di bordo, neanche oggi abbiamo scoperto nulla di
nuovo, questo viaggio di esplorazione sarà il primo fallimento della=
mia
carriera. I sensori non possono sbagliare: hanno rilevato un'anomalia. Abbi=
amo
tutti i mezzi per scovare quella fonte di energia! La nave è
equipaggiata con radar esterni, rivestimenti in metalli resistentissimi,
missili per i casi di emergenza, porte blindate all'interno di ogni stanza =
per
evitare intrusioni, comandi e sistemi di sicurezza all'avanguardia... tutto
ciò che avrei potuto desiderare, eppure... il Capitan Robert".La
navicella è quasi deserta e si sentono solo i passi dei pochi
che sono di turno, quando il silenzio si rompe e qualcosa urta la
fiancata: i sensori rilevano un attacco di meteoriti, l'impatto sveglia tut=
to
l'equipaggio. Il pilota Bob cerca di schivare gli altri meteoriti fluttuanti
nello spazio.
Dopo
questa serie di ostacoli, l'equipaggio, tirando un gran sospiro=
di
sollievo, grida all'unisono: -Pianeta in vista!
L'=
equipaggio,
entusiasta della scoperta fatta, si dirige verso il pianeta e una volta
"atterrati" si presenta davanti a loro un paesaggio triste e fred=
do.
Capitan Robert e il suo equipaggio si mette la tuta pressurizzata ed escono
dalla navicella per visitare il nuovo pianeta; intanto Cinzia raccoglie dei
pezzi di terra per poi analizzarli nel laboratorio della navicella. Dopo al=
cune
ore di cammino sul suolo sconosciuto si ritrovano davanti delle strane
costruzioni. Ad un tratto, Capitan Robert, avvista una strana creatura simi=
le a
noi, bassa, cicciotella che cammina ciondolando a destra e a sinistra.
L'equipaggio, incuriosito, prosegue lungo una strada e ad un tratto si
presentano davanti a loro altre creature, all'apparenza cordiali e ancora
strane costruzioni.
Un
abitante del pianeta si accorge della loro presenza e spaventato, avverte i
suoi amici che scappano e si rifugiano nelle loro abitazioni.
Il pilota Bob, facendosi coraggio, si avventura tra le case e bussa ad una
porta. Lo strano abitante l'a=
pre
cautamente e ... Bob rimane stupito da una strana gentilezza che =
pare
mostrare l'essere sconosciuto e rimane ancora più stupito
nell'accorgersi che parla la sua stessa lingua. E' spaventato, ma allo stes=
so
tempo é curioso di conoscere cos' hanno da nascondere tutti quei vol=
ti
tristi che fanno capolino dalle strane finestre:- Salve... ci scusi per
l'irruzione sul vostro pianeta... ma lo abbiamo trovato curioso... e...
volevamo dare un'occhiata.
E'
tutto molto strano su questo pianeta: le case, le finestre, gli abitan=
ti e
tutto quello intorno a loro, pensa il pilota.
Visto
che il suo "amico" risponde in modo evasivo, lui con cautela si
allontana, andando ad avvisare gli altri che quella creatura non gli ha
detto niente di concreto, ma che sa bene la loro lingua, perché ha
capito tutto alla perfezione quello che gli ha detto.
Quell'essere
sconosciuto se ne torna in casa non appena Bob raggiunge i suoi amici e,
attraverso un apparecchio molto strano, si mette in contatto con gli altri
abitanti del luogo: -Sembra una brava persona, ma é meglio essere
prudenti, non conviene cercarsi guai... ne abbiamo anche troppi... tutti
concordano... I ragazzini più imprudenti tornano a giocare al pallone
nel piazzale davanti agli sconosciuti, ma dalle finestre i loro genitori li
richiamano dicendo di tornare subito in casa. Ad un tratto Bob fa notare ai
suoi compagni che il signore con cui ha parlato si sta avvicinand=
o a
loro con cautela:- Se siete venuti qua per farci del male... allora vi conv=
iene
tornare da dove siete venuti, non vogliamo problemi oltre a quelli che abbi=
amo
già. Dice l'uomo che parlando muove la folta barba bianca. Bob
interviene subito: - Non vogliamo creare alcun problema... anzi se volete,
forse possiamo aiutarvi a risolvere i vostri. Non vi facciamo del male,
però dovete fidarvi di noi e dirci cos'é che vi preoccupa tan=
to.
Il vecchio annuisce e inizia a raccontare...
-Il
nostro pianeta è minacciato da una pericolosa catastrofe di cui pochi
sono a conoscenza !!!
Bob,
preoccupato, si incuriosisce e chiede: - Di che cosa si tratta? L'anziano
risponde, con voce afflitta: - Purtroppo Tecnon, attirato dalla forza
gravitazionale del nostro "sole" Lucechiara sta cambiando la=
sua
traiettoria, e dagli studi approfonditi del più bravo scienziato di
questo mondo, Studiasoli, tra pochi giorni arriveremo nell'orbita di un
buco nero, che a contatto con noi, ci risucchierà e in seguito ci
disintegrerà, facendoci sparire.&nb=
sp;
Bob, in un primo momento stupito e un po' scioccato, dice con v=
oce
abbastanza ottimista: - Potremmo ospitarvi tutti sul nostro pianeta , di certo il vostro
scomparirà, ma voi potrete salvarvi! L' anziano, capo del villaggio,
dice in modo ironico: - AH, ah, ah... peccato che qui ci siano milioni di
persone, e non credo proprio che la vostra navicella ci contenga tutti=
, e
poi dall'aspetto non sembra in condizioni di ritornare indietro.
E Bob:_ Ora che mi ci fa ripensare, abbiamo attraversato una violenta
pioggia di meteoriti che ci hanno dirottato fino a portarci qui e, come
può vedere, alcuni di loro ci hanno causato degli enormi danni . Il nostro amico ritorna
all'astronave per comunicare ai suoi compagni della conversazione e per cer=
care
di contattare
Il gruppo di abitanti racconta:- Questo pianeta
cambia frequentemente forma e colore; quando vengono queste piogge aci=
de,
a contatto con il terreno, attraverso reazioni chimiche, provocano
infinità di mutamenti sugli oggetti naturali, che si trasformano in =
altri;
ad esempio quando un sasso vi viene a contatto si scioglie e dopo poco tempo
può diventare addirittura un albero, un fiore, un ciuffo
d'erba ed altre cose strabilianti. Passa un po' di tempo e il res=
to
dell'equipaggio esce dalla navicella; tutto riunito, accompagnato dal capo
saggio, Astronom; inizia a perlustrare il villaggio. Viaggiando per il
borgo, un particolare colpisce l'occhio dell'attento Bob, che con
voce curiosa chiede:- Mi scusi, ma guardando le case ho notato che sono sta=
te
costruite con lo stesso tipo di pietre che si sciolgono; come mai questi
edifici sono rimasti intatti, senza aver subito alcuna trasformazione?
L'anziano saggio, facendosi esperto, risponde alla domanda:-Dagli studi
approfonditi dei nostri scienziati, siamo arrivati a capire la composizione
della pioggia, così facendo abbiamo potuto trovare un composto chimi=
co,
che aggiunto alle rocce, cambia le loro particelle rendendole immuni dalla
pioggia acida! Capitan Robert, colpito dall'esperienza nel campo scientifico
degli abitanti di Tecnon esclama:- Possiamo conoscere i vostri scienziati?
Sembrano così colti e intelligenti da aiutarci a riparare la nostra
astronave, ed addirittura, insieme potremmo evitare in qualche modo
la catastrofe che incombe su questo pianeta.
Continuano a camminare insieme al capo saggio fino a che capitan Robert, nel
vedere tutte quelle abitazioni, ripensa con molta nostalgia alla sua cara
famiglia, alla moglie e alla figlia. Visitano ogni casa per poter vedere co=
me
trascorrere la vita su questo nuovo pianeta, fino a che cala la notte e le
tenebre avvolgono tutto quello che trovano nel loro cammino.
- È arrivata l'ora di tornare alle nostre
brande, miei compagni! Dice Robert con voce da vero capitano.
- Così, dopo che
tutte le luci delle stanze si sono chiuse, Robert prende il computer e comi=
ncia
a digitare: " Oggi, facendo un giro nel villaggio, ho provato una straniss=
ima
sensazione: mi veniva quasi da piangere nel pensare ai miei cari
familiari...
Si è appena svegliato quel giorno
Robert, quando va verso la finestra e vede una mattina diversa dalle
altre; il sole splende sulla allegra città di El Paso nel Messico. Il
cielo è sereno con alcune nuvole e gli sembra di gio=
care
tra loro; si rincorrono, si scontrano, gli uccelli volteggiano allegri e si
posano sugli alberi. Ripreso da questa bella sensazione, Robert va in
cucina per preparare la colazione, quando una piccola figura si
precipita sulla porta: è sua figlia Jasmin. È una bambina di =
soli
quattro anni, ha i capelli biondi lisci che le ricadono sopra le spalle:- Ti
sei svegliata finalmente!! Esclama Robert. Sulla soglia della porta, subito
dopo, compare sua moglie, è tale e quale la piccola ed ha due
grandissimi occhi azzurri. Così la famiglia si siede a tavola, comin=
cia
a mangiare, quando squilla il telefono: - Rispondo io! Urla con tutta frett=
a la
piccola che si getta sull'apparecchio; è seguita da papà che =
la
lascia libera di rispondere: - Pronto! Dice con voce squillante - Chi
parla? Una voce fredda ed agghiacciante parla dall'altra parte
dell'apparecchio:- Pronto famiglia Williams? La piccola, presa dalla paura,
molla l'apparecchio e si getta tra le braccia del padre con gli occhi pieni=
di
lacrime. Così lui raccoglie la cornetta e domanda: - Chi parla? La v=
oce
risponde: - Signor Robert Williams? - Sì. - Siamo della N.A.S.A in
seguito all' approvazione di una spedizione spaziale, di sola esplorazione,
abbiamo dovuto cercare un capitano per la "Navicella 3B" e lei
è stato scelto, perché ha dietro alle spalle molti anni di
esperienza. Volevamo sapere se poteva partire. - Se decido positivame=
nte,
quanto tempo dovrò restare in orbita? - Il tempo non è molto,=
un
mese, ma l'importanza di questa spedizione sta nel fatto che non si pu&ogra=
ve;
sbagliare: questa ricerca è fondamentale per l'umanità....
Robert preso dalla curiosità domanda:- Di
cosa si tratta? La voce riprende:- tramite studi più approfonditi e =
foto
di una sonda andata in orbita qualche mese fa abbiamo constatato che un gro=
sso
meteorite sta entrando nella rotta del nostro pianeta. Data la grandezza di
questo corpo celeste, se si schiantasse con
-Bene signor Capitano, contiamo su di lei. Parti=
remo
tra due settimane e tra cinque giorni si dovrà trovare alla
base. Arrivederci.
Così Robert posa la cornetta e torna a mangiare come se non fos=
se
successo niente:- Chi era al telefono? Domanda la moglie:- Era un vecchio a=
mico
che mi voleva incontrare. Finita la colazione la bambina va a guardare i
cartoni e Robert spiega la telefonata alla moglie che, finito il racco=
nto,
scoppia in lacrime. Cinque giorni dopo Robert si incontra con il
capo della spedizione, colui che gli darà gli ordini da terra:- Salv=
e. -
Buongiorno capitano Williams. Noi l'abbiamo convocata per una missione spaz=
iale
di fondamentale importanza. Lei, sarà...
- So già tutto perché mi hanno
informato. Ora però volevo sapere da chi è composto il mio
equipaggio.
- Mi segua che andiamo=
nella
Stanza dei Dati. Così Robert segue il suo capo e nel tragitto =
nota
qualcosa di strano; infatti, passando davanti ad un hangar nota che dentro =
non
ci sono gli aerei che dovrebbe pilotare per l'addestramento, ma alcune jeep=
e
persone vestite di nero con il volto coperto da un passamontagna che lo
guardano in modo strano, con un sogghigno che a Robert pare sospetto. Fa fi=
nta
di non vedere e appena entrato nella stanza capisce perché quelle
persone sono felici:- Se le rivuoi vive dovrai fare tutto quello che ti
ordineremo! Infatti nella stanza, legate e imbavagliate si trovano sua mogl=
ie e
sua figlia.
- Allora Robert, cosa ne dici? - Siete solamente=
dei
vigliacchi.
- Procedi Fred. La persona che sembra chiamarsi
Fred, si alza dalla sedia su cui è seduto, va verso la figlia di
Robert e...
DRINNN!!!!!!! DRINNN!!!!!!! Robert si
siede sul letto, pieno di sudore:- Oh che spavento era solo un
brutto sogno! La moglie si alza e chiede vedendo il marito tutto sudat=
o:-
Cosa è successo? - Niente era solo un brutto sogno.
Così dopo essersi prepar=
ato
per la partenza, va a mettere le valige sulla macchina e saluta la moglie e=
la
figlia. Tre ore dopo, si incontra con il suo navigatore, il =
capo
della spedizione e colui che gli darà le istruzioni da terra:-
Buongiorno signor Robert, è sempre un grandissimo piacere rivederla!=
- Anche per me! - Come è pass=
ato
l'ultimo mese? - Molto bene grazie. - Venga, che le mostro i dati dei suoi
compagni di viaggio!
Così Robert segue il suo capo nell' archivio e dopo aver
cercato il fascicolo glielo mostra illustrandogli tutte le caratterist=
iche
di quelli che lo accompagneranno nella spedizione. La sua squadra sar&=
agrave;
composta da: Bob, il pilota, abile nel guidare navicelle per
l'esplorazione; Cinzia, il copilota; Ludovica, responsabile delle
comunicazioni a terra; Sergio e Angelo, esperti nel campo dei motori e per
finire Cristina, colei che dovrà riparare, eventualmente, la so=
nda.
Dopo aver letto attentamente tutti i dati delle persone dei suoi colle=
ghi,
Robert si fa illustrare l'addestramento prima della partenza. Così il
giorno dopo, insieme ai suoi compagni prende parte all'addestramento. =
I giorni passano fino ad arrivare al
tanto atteso momento della partenza. La gente si è
radunata a molti chilometri di distanza per assistere alla partenza e
molti elicotteri della televisione riprendono la navicella, in
attesa della comparsa degli astronauti. -Eccoli, sono finalmente uscit=
i e
tra qualche minuto entreranno nella navicella per prendere parte alla
più grande spedizione di quest'anno... Commenta uno dei
più visti telegiornali americani. I piloti entrano nella navice=
lla
e dopo essersi allacciati le cinture, comincia il collegamento radio:- Bene
ragazzi tra due minuti comincia il conto alla rovescia!
Tra i membri dell'equipaggio c'&egra=
ve;
una grandissima agitazione:- Cominciamo il conto alla
rovescia: tre... due... uno! Si accendono i motori della navicella
che si alza lentamente e prende velocità. Dopo alcuni minuti la
radio si riaccende e una voce dice:- Partenza effettuata con successo... av=
ete
passato l'atmosfera e siete in orbita, congratulazioni e buona fortuna=
!!!
Così Robert chiude il portati=
le e
come tutti i suoi colleghi chiude la luce e si addormenta.
Regna il silenzio della notte, Studiasoli, lo
scienziato Combinaguai, rimane sveglio nello studio scientifico di Tecnon e
finalmente si decide di dimostrare a tutti la sua bravura, inizia perci&ogr=
ave;
a mettere in atto nuovi esperimenti. Infatti, secondo lui, è
riuscito ad ottenere una formula perfetta e la vuole mettere in pratica. En=
tra
nel suo maxilaboratorio, accende la luce e subito l'enorme lampada sul soff=
itto
illumina una stanza piena di alambicchi, vetrini e microscopi. Si avvicina =
al
tavolo e parlando fra sé per concentrarsi meglio, incomincia il suo
esperimento. " Allora dove ho messo l'ampolla piccola... ah, eccola qu=
i!
Mi ci vuole acqua distillata, fatto! Poi, pulviscolo cosmico, ma =
poco,
un poco di zolfo... mamma mia come puzza..." Così dicendo
prosegue a mescolare gli ingredienti: acqua distillata, pulviscolo cosmico,
zolfo, polvere lunare, un frammento di iceberg del polo Nord, batteri
coltivati, cloruro di sodio, alcune gocce di pioggia e... "Manca una c=
osa,
hmm... oh! Olio d'oliva!" Mette l'ampolla sul fornello, pronta per ess=
ere
scaldata e si dirige verso la cucina per prendere l'olio ma... sbadato
com'è, inciampa in un tubo ed una goccia del liquido di un'ampolla
lì vicino gli va nell'occhio. Subito sviene. Sogna di riuscire nel s=
uo
intento, che è quello di salvare i suoi amici e il pianeta.
Lo acclamano e lui diventa un idolo per tutti; intanto vede che il buco nero
scompare... ma ad un tratto qualcosa lo risveglia dal sonno profondo e si
accorge che non è la realtà. È un po' dispiaciuto,
ma pensa che se si impegnerà ce la potrà fare... Mentre
riflette come risolvere questo grave problema, ad un certo punto un mosceri=
no
gli va nell'occhio, si alza per prendere il collirio, ma guardando con un
occhio solo si confonde ed adopera una colla su=
per
attaccante! Si accorge subito che non può più aprire l'occhio=
e
disperato va per chiedere aiuto, ma inciampa e sviene di nuovo. Fa molti so=
gni
felici e dopo il risveglio si sente diverso... e se ne sta
lì tutto solo nel suo laboratorio, l'anziano saggio nel bo=
rgo
insieme agli uomini dell'equipaggio della 3b non sa fino a che punto pu&ogr=
ave;
fidarsi di loro, dato che sono pur sempre degli estranei e provengono da un
pianeta sconosciuto. Il suo istinto, tuttavia, lo porta a dire la
verità:- Dovete sapere che, poco tempo prima che noi venissimo a
conoscenza del buco nero, gli scienziati più validi sono scomparsi
improvvisamente e nessuno da allora sa niente della loro sorte e tanto meno
dove siano finiti... Bob prova a riflettere sulle parole e sulla rivelazione
dell'anziano, ma non trovando alcuna risposta soddisfacente, cede la
parola ad Angelo, che essendo il più riflessivo e
acuto della spedizione= , ha, secondo lui, trovato una spiegazione all'enigma.
- Se è possibil= e, vorrei parlare con qualcuno che li conosce veramente bene, per ca= pire se sono stati rapiti, o se sono andati di loro spontanea volontà, ma= gari per condurre qualche ricerca scientifica.
- Qu=
esta
è un'osservazione molto saggia... mh... mi lasci pensare… Detto
questo, l'anziano saggio assume un'aria pensierosa e, ad tratto si illumina=
e
sul suo volto, rugoso e severo, appare un ampio sorriso seguito da
un'esclamazione:- Certo qualcuno c'è!!!Simona! Al che Angelo deduce:-
Immagino che sia una familiare di uno degli scienziati... è cos&igra=
ve;?
Se la sua memoria non la inganna, saprebbe dirmi il nome dello studioso? Il
vecchio prova con tutta la sua buona volontà, compiendo molti sforzi=
e
ancora una volta non delude le aspettative della spedizione, riferendo il n=
ome
dello scienziato:- Contemplacosmo, e aggiunge con uno sguardo malinconico c=
he
è uno dei bravi e che gli dispiace che è scomparso. Dicendo
così, il suo viso pare rattristarsi, come se per un attimo fosse
immerso in vecchi ricordi. Poi li conduce nella casa della ragazza e nessuno
proferisce parola, rendendo il cammino silenzioso e carico di riflessioni e
ansia.
Bob, agitato e curioso di scoprire qualche cosa sulla scomparsa degli
scienziati, bussa frettoloso alla porta di quella piccola e apparentemente
accogliente abitazione e subito, la figlia dello scienziato si affretta ad
aprire. Quando vede quella gente estranea, è timorosa e anche delusa=
di
non aver visto il volto del padre che le manca tanto. - Simona... non temer=
e,
sono miei amici, lascia che ti spiega tutto, però davanti a una
bevanda calda, ne ho proprio bisogno. Così dicendo, l'anziano saggio
entra in casa, seguito da tutti i componenti dell'equipaggio, tranne Angelo,
che rimane sulla soglia ad osservare la fanciulla, ammirato e
rapito. Per lui è la più bella creatura esistente, non
solo su tutto Tecnon, ma anche sulla Terra; con quei suoi grandi occhi
scuri, sinceri, ma nel quale coglie un lampo di tristezza. Quei lunghi cape=
lli
castani, tanto curati, le sue mani dolci, affusolate e un poco tremanti e q=
uel
nasino a patata, semplicemente perfetto. Insomma, per lui i lineamenti
di Simona sono magnifici e rimane talmente colpito che il suo cuo=
re
ha un sussulto e un lampo di estrema felicità, che lui non ha mai
provato. Simona lo invita con tanta gentilezza e umiltà nella s=
ua
casa e lui titubante entra. Tutti si siedono e dopo che la ragazza porta de=
lle
bevande, il vecchio inizia a raccontare la storia dei suoi amici della
spedizione…
-Era una giornata cupa=
, da
quattro giorni una pioggia acida aveva colpito il nostro pianeta facendogli
così cambiare forma e colore. Il cielo sereno si era tramutato,
tutto in un colpo, in un cielo triste, ricoperto da grigiastre
nubi con qualche piccola sfumatura bianca che faceva capolino all'oriz=
zonte,
dove, imponenti, regnavano maestose montagne con la vetta ricoperta dai
primi spruzzi di neve cosmica; da lì partivano distese di colli=
ne
ed altipiani attraversati da numerosi torrenti, che dopo un lungo tragitto,
sfociavano in un lago enorme dove si pensa vi sia acqua miracolosa…
Mentre il vecchio saggio racconta, Angelo, un componente la navicella, non
riusciva a seguire la descrizione del signore, in quanto veniva disturbato =
da
una sensazione molto strana: aveva impressione che in quella ragazza, Crist=
ina,
ci fosse qualcosa che a lui piaceva molto.=
Non riusciva più a toglierle gli occhi di dosso e sembrava che
anche lei provasse la stessa cosa. Intanto il racconto continuava:- Se
davvero questa esiste, bisognerebbe prelevarne un pochino per
poi
usarla nei momenti di difficoltà...
-
Etchu! Etchu! Improvvisamente Bob rompe l'atmosfera e Angelo, che non era s=
tato
attento al discorso, chiede:- Ma di cosa stavate parlando?
Così il vecchio saggio dapprima lo guarda con aria stupefatta, poi
comincia a spiegargli:- Stavamo parlando di un lago che si trova al di
là dei monti; si dice che la sua acqua faccia rinvigorire un corpo
anziano e si dice che faccia diventare più forti... Angelo cerca di
mantenere l'attenzione sul filo dell'argomento, ma di nuovo è
attratto dalla ragazza che per lui è molto affascinante e carin=
a.
Inoltre nota che anche lei ricambia alcuni sguardi che per Angelo semb=
rano
un sogno. Ad un certo momento il vecchio saggio si ferma e
smette
di raccontare... si mette a guardare Angelo che come ipnotizzato continua a
fissare Cristina, poi però lui si sente osservato non da Cristina, m=
a da
qualcun altro; con fatica sposta gli occhi da Cristina e con suo grande
imbarazzo scopre che il vecchio saggio lo sta fissando con uno sguardo da
severo, allora lui riesce a trattenersi dal guardare l'affascinante
ragazza. I saggio continua:- In tanti hanno provato a raggiungere ques=
to
luogo, ma il posto è talmente nascosto che nessuno è mai rius=
cito
a trovarlo; i pochi che pensano di sapere il luogo esatto sono gli scienzia=
ti che
sono scomparsi... Il saggio non riesce a finire il suo racconto, perch&eacu=
te;
Cristina si mette a piangere dicendo che uno di quelli era il suo caro
padre. Angelo, rapito fin dal primo momento da quella bella ragazza, ora non
riesce a trattenersi dal commuoversi e si dirige verso di lei abbracciandola
per consolarla. Cristina si mette a piangere sulla sua spalla, ma cerca di
farsi forza, perché il saggio possa continuare il suo racconto. Il
vecchio, anche lui commosso, cerca di trovare le parole giuste per consolare
Cristina, ma, non sapendo cosa dirle, cerca di finire il suo racconto...
- Dove sono rimas=
to? -
Stava raccontando dove era il posto che conteneva l'acqua. - Ah sì o=
ra
ricordo... ma mi sembra di avervi detto di non sapere dove era il luogo. Al=
lora
Robert cercò di incoraggiare il vecchio:- Senta cerchi di
ricordarselo perché così potremmo andare a cercarlo per tenta=
re
di salvare le menti più illustre del vostro pianeta e di
scoprire dove sono finite. Il vecchio allora fece un sussulto come se =
gli
fosse arrivata un' ispirazione:- Si dovrebbe trovare nei pressi della monta=
gna
più alta del nostro pianeta. Solo che c'è un problema...=
-
Quale? chiese Robert che ormai era pronto per partire per qu=
esta
missione:- Il problema è che la pioggia acida ha trasformato questa
montagna in una pianura. - Saprete più o meno dove si può
trovare, no? - L'unico punto di riferimento era il rilievo e
ora bisognerà attendere un'altra pioggia acida. In quel
mentre la porta si aprì ed entrò una signora che
disse:- Una pioggia acida sta arrivando dobbiamo rimanere in casa!! Tu=
tti
si precipitarono a guardare alle finestre e fecero appena in tempo per
assistere alla caduta delle gocce. La pioggia che cade su Tecnon =
non
è come quella sulla terra perché comincia forte e poi come se
niente fosse smette subito. Così dopo avere aspettato qualche
ora escono per andare a vedere dove poteva essere la montagna, si guar=
dano
intorno per un po' di tempo fino a che Bob rompe il silenzio e si
riferisce al capo saggio:- Qui non si nota niente, è sicuro che=
da
qui si vede? - Sì, vi dico di sì, aspettate un attimo
e... Angelo rompe il silenzio:- Cosa è quello? Tutti
si girarono in tempo per vedere un'enorme monte che stava crescen=
do
dal terreno. Così si organizzano per la partenza che era fissata per=
il
giorno successivo. Passa la notte e la mattina dopo, all'alba il
gruppo si mette in viaggio.
Dopo
alcune ore di cammino, il Capitan Robert ed il suo equipaggio, si sono
ritrovati, stanchi, ai piedi del possente monte. Angelo ha esclamato:- Evvi=
va! Ormai
ci basta solo scalar... Non aveva ancora finito di parlare che un'improvvisa
pioggia acida li colpì e il gruppo,colto di sorpresa, non sapeva dove
andare a ripararsi. Una goccia colpì la mano della bella Cinzia che =
si
mise ad urlare dal dolore... ma per fortuna il Capitan Robert scorge, non m=
olto
distante dalla loro postazione, una casa diroccata ed avvertendo tutto
l'equipaggio, si dirigono in fretta e furia verso l'abitazione. Il capitan
Robert esclama:- Per un pelo! e poi aggiunge:- Tutto bene Cinzia?!? - Insom=
ma,
mi fa ancora male... Ha risposto con le lacrime agli occhi. La=
pioggia
acida viene giù a dirotto e i nostri amici stanno
aspettando che smetta: Angelo si prende &nbs=
p;cura
di Cinzia, Bob fa un sonnellino per recuperare le forze e il Capita=
n
Robet
pensa alla sua famiglia...
Intanto
il vecchio saggio pensa e riflette sulla situazione, ma ad un certo punto s=
ente
Cinzia che esclama: -Aiuto!- Tutti si girano di colpo e notano che la piogg=
ia
acida sta entrando perfino nella casa diroccata e pian piano la degrada. Il
Capitan Robert suggerisce di andarsene senza esitare ma il problema è
che non sanno più dove ripararsi. Angelo si sente paralizzato e
percepisce un vuoto dentro si sé, ma Bob lo afferra e lo trasci=
na
via proprio un attimo prima che una goccia acida lo tocchi. Il vecchio sagg=
io
fa strada, ad un certo punto adocchia una collinetta con una chiazza nera o=
vale
sulla cima; vista la probabilità di salvezza l'equipaggio decide di
rischiare, quindi di andare a vedere. Nonostante rischi e problemi i ragazzi
raggiungono la loro meta... Bob molto incuriosito appoggia un piede sulla m=
acchia
e ... viene risucchiato. I suoi amici si agitano e non sanno che cosa fare:
decidere di buttarsi o no. Poi si fanno coraggio e, attirati dalla
curiosità e spinti dal bene che provano per Bob mettono anche loro i
piedi nella chiazza e vanno a finire nello stesso luogo dove è andato
l'amico: un posto buio, cupo e spaventoso. Sfortunatamente al turno di Cinz=
ia
un'ombra la prende e le impedisce di entrare nella pozza,lei cerca di dimen=
arsi
ma ad un certo punto sviene. Appena sveglia si accorge di essere imprigiona=
ta
in una gabbia situata sopra ad un vulcano attivo; Cinzia comincia a chiamar=
e i
suoi compagni senza ricevere alcuna risposta. Intanto gli amici non vedendo=
la
più, iniziano a preoccuparsi, -Dove è finita Cinzia?
esclamò Robert. -Era qui un minuto fa! Continuò Bob. -Forse
è con Cristina? Disse Angelo. -Io non l'ho
vista! Esclamò lei. -Vado a cercarla! Disse Sergio -E io
verrò con te continuò Angelo e così ri oltrepassa=
rono
la pozza. Cinzia continuava a pensare alla sua squadra, dove erano i suoi
amici? Che fine avevano fatto? Si erano fatti male? O stavano bene? E =
poi
chi l'aveva presa? Era prigioniera, in un pianeta sconosciuto e non av=
eva
la minima idea di come sarebbe finita. Nella sua testa rimbombavano
imperterrite tutte queste domande, ormai le stava scoppiando la testa, dove=
va
trovare una soluzione, non avrebbe mai permesso che i suoi compagni
rischiassero la vita per colpa sua. Doveva fuggire da quella
prigione, doveva trovare il modo, ma quale? Di una sola cosa era sicura, le=
i ce
l'avrebbe fatta, in un modo o nell'altro lei sarebbe fuggita, era solo
questione di tempo, ma lei non aveva tempo! Doveva trovare una via
d'uscita e anche alla svelta. Quand'ecco l'idea: se si sarebbe
dondolata, magari riusciva a raggiungere la sporgenza e ques=
to avrebbe
potuto significare una via di fuga. -Angelo. Disse Sergio,-Guarda ques=
te
tracce sono le scarpe di Cinzia! - é vero, presto, seguiam=
ole.
Le tracce erano confuse e si mischiavano in continuazione... - Sergio, guarda, quante orme vari=
e che
ci sono! Ma tutto ad un tratto queste finiscono a Angelo e Sergio si trovano
smarriti. -Che fine avrà fatto Cinzia? Chiede il ragazzo....intanto
questa in preda al panico a causa della lava incandescente che si trova sot=
to
di lei. Fa caldissimo e la luce che le riflette negli occhi è molto
forte, quasi da accecarla; il cuore le batte fortissimo e la voglia di usci=
re
da quell'incubo è tanta. -Aiuto,aiuto, aiutatemi vi prego!!! La pove=
ra
ragazza continua ad urlare inutilmente. Ormai è senza forze, la voce
comincia a calare e il caldo la sta asfissiando. Ad un tratto si gira in
su e si accorge che i metri che la distanziano dalla bocca del vulcano=
non
sono molti. Però questa non è l'unica cosa di cui si accorge
Cinzia... La fune sta cedendo sempre più e se la gabbia continua a
ciondolare fra poco si sarebbe staccata. Nel frattempo, i due ragazzi che s=
ono
andati avanti con la speranza di trovare l'amica, sentono delle sottili urla
giungere alle loro orecchie...Man mano che vanno avanti le voci si fanno
più chiare... - È lei, è lei, sbrigati, forse ci siamo=
!!!
Iniziano a correre e sorpassano una collinetta. Alla vista del grande vulca=
no i
due rimangono senza fiato:- Cinzia dove sei?! Urla Sergio, mentre il suo am=
ico
si avvicina con cautela ai piedi del maestoso vulcano. Cinzia, stordita e
agitata, non sente il richiamo dell'amico; l'unico suono che esce dal vulca=
no
è il ribollire della lava...Finalmente Angelo e Sergio arrivano=
in
cima, ma il timore di affacciarsi li coglie all'improvviso. Un rumore
strano attira loro attenzione e, superando la loro paura, si sporgono,
perché la voglia di salvare l'amica prevale sulla loro fob=
ia.
Vedono la loro compagna distesa, immobile in quella piccola gabbia e n=
el
loro cuore si fa spazio la paura di essere arrivati troppo tardi...
Intanto
l'altra parte del gruppo sta aspettando Sergio e Angelo, sperando che Cinzia
non si sia fatta niente di grave. La notte sta ormai calando e gli abitanti=
del
paese sono ormai pronti per andare a dormire, ma tutto ad un tratto BUUUUMM!
Dalla casa dello scienziato si alza una nube di fumo nero. Tutti escono dal=
le
proprie abitazioni e si recano a vedere cos'è accaduto. Appena si
avvicinano alla casa si sente un altro BUM però molto meno pote=
nte
del precedente. Passano alcuni minuti e la porta si apre. Una nube di =
fumo
grigio esce e dietro una sagoma traballante sembra cercare un qualcosa nel
vuoto. È lo scienziato che sta cercando la porta per uscire da
quell'inferno di fumo. Quando è fuori dice:-Tutto bene, non vi preoc=
...e
cade a terra svenuto.
Nel
vulcano intanto Sergio e Angelo stanno discutendo su come tirare fuori il c=
orpo
di Cinzia:- potrei camminare su quest'asta, sembra solida! dice Angelo=
:-
Non fare pazzie, non ce la farai mai ad arrivare alla gabbia e poi, metti c=
he
ci arrivi, come fai a tirare su la gabbia, peserà più di cento
chili. Dobbiamo trovare un altro modo, se solo Cinzia fosse
sveglia! Così ad Angelo viene un'idea, poteva andare sulla trav=
e,
arrivare alla gabbia, calarsi e cercare di tirare fuori Cinzia. Cos&ig=
rave;
dopo aver riflettuto Sergio il suo istinto, comincia a mettere in atto il
piano. Si avvicina all'asta, si alza in piedi, si aggrappa con le mani e
comincia avanzare; arriva alla gabbia, ma nota che il filo non lo può
reggere e così senza sapere cosa fare cerca di chiamare Cinzia
urlando come mai aveva fatto in vita sua. Sergio intanto stava assistendo a=
lla
scena e notò che una porticina aprì ai lati del vulcano e una
persona di acciaio ne uscì. Così si alzò senza neanche
pensare si recò vicino alla sbarra:- Angelo! Angelo!! Urla, ma accor=
tosi
che il suo amico non lo sente, prende un piccolo sasso e glielo scaglia con=
tro.
Il sasso però non prende nessuno degli obbiettivi sperati e cade nel
vuoto, andando poi ad affondare nella lava, la passerella intanto &egr=
ave;
sempre più vicina alla gabbia e Angelo non se n'è
ancora accorto, quando Sergio si ricorda degli insegnamenti che aveva
ricevuto quando era ragazzo. Deve concentrarsi e sgombrare la men=
te,
concentrarsi solo sull'obbiettivo e immaginarsi solo la traiettoria del
sasso. Così prese un piccolo frammento di roccia, non appuntito=
per
non far male al suo amico. I secondi sembravano non passare mai
finché non molla il sasso per lanciarlo. Questo colpì la
mano di Angelo che non si gira. Così Sergio gli fece
segno di guardare in basso e, notata la passerella, cerca di tornare il
più presto possibile sul ciglio del vulcano. Intanto la passerella si
era fermata proprio sotto la gabbia e una persona stava avanzando verso di
essa. Quando è ai piedi della struttura metallica si ferma e ti=
ra
fuori un mazzo di chiavi, la apre ed estrae il corpo di Cinzia. F=
atto
questo se lo carica in spalla e, prima di tornare indietro lancia una
specie di boomerang che taglia la corda e lascia cadere la gabbia nella lav=
a.
Questa viene come mangiata dalla grande distesa e dopo pochi secondi v=
iene
disintegrata. La persona intanto è già scomparsa e anche=
la
passerella è sulla via del ritorno. Dopo qualche secondo anche essa
scompare e la porta si richiude lasciando il vulcano sgombro. Sergio e Ange=
lo
intanto hanno assistito alla scena e si guardano ammutoliti . Chi era quella strana persona?
Sergio
e ora che si fa?. Disse Angelo - Che si fa? Si fa cheeeee....... La mente di
Sergio era confusa, che fare erano di nuovo a punto di partenza senza =
la
minima idea di dove si trovava Cinzia. Finalmente l' ispirazione -
Dobbiamo uscire di qua, e setacciare il vulcano; sono sicuro che, prima o p=
oi,
troveremo una falla da dove entrare nella base di quel tipo. - Ok, disse
Angelo, andiamo, il vulcano sta per eruttare!
I
due rifanno lo stesso percorso che avevano fatto per scendere all' interno =
del
cratere, con la differenza che la salita era molto più faticosa. Arr=
ivati
in cima, i due erano esausti - Serrrgggiiiooo non ce la faccio più! =
- A chi lo dici Angelo, però
facciamo uno sforzo, Cinzia avrebbe fatto lo stesso per noi! Motivati =
da
questo, e ripreso un poco di coraggio, allo stremo delle forze i due
compagni di sventura iniziarono un' ispezione &nbs=
p;accurata
dei dintorni del vulcano, senza però ottenere risultati. - Angelo, f=
orse
è meglio dividerci, così avremo molte più
probabilità di salvare Cinzia. - Hai ragione Sergio, dividiamoci. -
Fermi tutti che nessuno si muova! Tuonò una voce. I due si gira=
no
di scatto e davanti a loro notano una piccola figura rossa con gli occ=
hi a
mandorla, il naso a patata e due labbra carnose. - Salve, il mio nome &egra=
ve;
Bangiongo e voi come vi chiamate?
-
Noi siamo Sergio e Angelo, dissero i due in coro. - Bene, Angiolo perch&eac=
ute;
sei qui? - Il mio nome è Angelo non Angiolo, rispose lui irritato. -=
Ok
ok Sergio, Angiolo, seguitemi. - Ma allora la fai apposta, il mio nome
è Angelo, non Angiolo. Urlò arrabbiatissimo lui. Bangiongo no=
n si
cura di ciò che ha detto Angelo, che irritato, alza gli occhi al cie=
lo
in segno di pazienza. Sergio e Angelo lo seguono incuriositi fino ad un
buco dove fuoriesce la lava; allora i due si fermano, mentre Bangiongo pros=
egue
volandoci tranquillo sopra, ma ad un certo punto, lo strano personaggio del
vulcano, si accorge che i due amici sono rimasti indietro, si ferma ed iniz=
ia a
gridare:- Voi due!!! Vi muovete?!?. Sergio risponde innervosito &nbs=
p;:- Se
ci dai una mano... volentieri!!! Bangiongo allora dice:- Se riuscite a
risolvere questi indovinelli il ponte si compone per voi in modo da farvi
arrivare dall'altra parte: È grossa, color panna e illumin=
a
Finalmente
tutti i pezzi del ponte si sono composti, così i due continuano il
tragitto tutti felici di avercela fatta, ma allo stesso tempo anche un po'
impauriti per quello che possono incontrare. Lì dentro fa molto caldo
poiché sotto di loro c'è la lava che aspetta di fuoriuscire. =
La
situazione si fa sempre più bollente perché attraversato il p=
onte
si trovano davanti a tre strade diverse da prendere, solo una è quel=
la
giusta, l'unica salvezza di Cinzia. Sergio, preso dalla disperazione e dalla
voglia di salvare l'amica, non sa più che cosa fare e si dirige nella
prima strada che gli capita, quella a destra; corre senza fermarsi ed Angelo
che lo rincorre gridandogli:- È meglio che torniamo indietro! Scegli=
amo
con calma e prudenza la strada!
Sergio
non sente ragioni, continua a correre, quando ad un certo punto, stremato,
inciampa e cadendo si accorge che il terreno è caldo. Gli vengono mi=
lle
dubbi, Angelo, riuscito a raggiungerlo, gli chiede:- Come stai, ti sei fatto
male? Sergio risponde:- No, sto bene, però senti il terreno com'&egr=
ave;
caldo, non ti sembra strano? Angelo prende l'analizzatore e sonda il terren=
o e
vede che poco più lontano c'è una fonte di energia molto
forte. Angelo esclama meravigliato: -Bravo Sergio, hai tro=
vato
la strada giusta! Angelo lo aiuta ad alzarsi e si mettono alla ricerca=
di
un portale che, secondo l'analizzatore, raggiungerebbe l'interno della base
segreta dell'uomo visto dai due esploratori. Dopo qualche minuto, secondo i
dati appena forniti, proseguono il cammino, ma davanti a loro c'&egrav=
e;
solo un albero cavo che impedisce il passaggio; Sergio, timoroso, si affacc=
ia
al suo interno e sente un calore venire su; esclama:- Angelo, questo &egrav=
e;
il passaggio che porta alla base segreta nelle vicinanze del vulcano!
Sergio cerca di entrare, però si accorge che sotto ai suoi piedi non
c'è terreno, ma uno scivolo fatto di terra battuta; non fa neanche in
tempo ad avvertire Angelo, che si ritrova a scivolare, gridando. Angelo sen=
za
neanche riflettere si butta dentro e si ritrova dietro a Sergio, sullo sciv=
olo
di terra battuta, e sembra loro che non finisca mai!
Arrivati alla fine, si trovano su una pedana che si muove verso il centro di
una strana stanza. Sergio ed Angelo alzano la testa e rivedono Cinzia e
incominciano a chiamarla:- Cinzia Cinzia!!!
Stai
bene? Allora lei risponde:- Che bello rivedervi. Sono contenta anche
se mi mancano le forze. I due si guardano e Angelo le risponde:- Prima=
o
poi veniamo a salvarti.
Sergio
esplora il territorio e vede un interruttore, all'inizio gli sembra mo=
lto
strano ed ha paura che schiacciandolo possa capitare qualcosa di pericoloso=
per
l'amica, ma alla fine si fa coraggio e lo rivela ad Angelo:- Ehi!!! Guarda,
questa è la soluzione al nostro problema! Adesso lo premo!
E
così dicendo, lo fa. I due rimangono sorpresi,
perché non avviene nulla, ma all'improvviso compare una st=
rana
scala che conduce alla gabbia. Però questa è troppo alta e i
ragazzi non sanno come fare, quando Cinzia suggerisce loro:- Sergio, prendi
Angelo sulle tue spalle e tu afferra la scala e arrampicati e dai una =
mano
a Sergio per salire.
Mentre
riesce ad afferrare la scala, l'interruttore scatta e per
magia l'attrezzo scompare e i due si ritrovano in terra su un'altra
piattaforma:- Accidenti!!!!!!! Questa non ci voleva. Sarebbe stato troppo b=
ello
e facile. Dopo ciò, la piattaforma comincia a muoversi e per i due la
situazione diventa sempre più complicata e rischiosa. Angelo pensa e=
gli
viene in mente una cosa:- Certo! Ecco qui, semplice, questo ci
servirà! E nel frattempo tira fuori una boccetta che sembra
contenga della comunissima acqua.- Bravo, adesso se tu bevi questa, Cinzia
è salva!!! Sei proprio un genio! Gliela prende di mano e
la getta nella lava; come per incanto si sprigiona una forte luce che
lascia perplesso Sergio che applaudendo esclama:- Bravo hai
illuminato la situazione!!!!! - Ridi, ridi pure. Adesso sta a guardare
- ribatte Angelo che indica il punto dove era caduta la boccetta =
e si
accinge per recuperarla, ma questa ritorna come se qualcuno glielo avesse
ordinato. - Visto? Questa non è acqua, ma è una sostanza magi=
ca, perché se mesco=
lata
con qualsiasi altro liquido e pensando a qualcosa di materiale questo =
si
realizza. Così Sergio se la versa addosso e desidera quattro
ventose. Angelo allora vuole provare anche lui e desidera un ponticello per
scavalcare la piattaforma che si muove sempre più velocemente.
Sergio ed
Angelo si mettono le ventose e dopo aver superato il ponte si avvicinano al
muro e iniziano a scalarlo e dopo alcuni minuti arrivano in cima al muro.
Angelo dice a Sergio:- Ormai ce l'abbiamo fatta!!! Nulla può andare
storto! &nbs=
p;In
quel momento vedono una figura sospetta in lontananza ma,
fortunatamente, scoprono che è soltanto l'ombra di una roccia. I due
tirano un sospiro di sollievo e subito tornano a escogitare un modo per
liberare Cinzia. Infine lo trovano ed è quello di esprimere un
altro desiderio buttando un po' di pozione nel vulcano. Così Sergio =
fa
per prendere la fialetta quando si accorge che non era più nella sua
tasca dei pantaloni. I due, preoccupati, si guardano intorno per vedere
dov'è finita ma senza risultati. Ad un tratto si voltano e vedo=
no
la fialetta incastrata fra due rocce. Sergio si avvicina alle rocce e
prende la bottiglietta e con un lancio la getta a Cinzia che con le po=
che
forze che le rimangono riesce a prenderla e chiede :- Che cosa ci devo fare=
con
questa? Sergio:- Devi aprirla esprimendo il desiderio di es=
sere
liberata.
La donna raccoglie tutte le sue forze e fa quello che gli era sta=
to
detto dal buon amico Sergio. Ma sfortunatamente non accade nulla. =
;:-
Oh no! La boccetta aveva un solo desiderio quindi dobbiamo escogitare un
altro modo! Disse Sergio disperato - Presto, non perdiamo te=
mpo.
Esclamò Angelo. -Troppo tardi! Tuonò una voce dall'ombra, i t=
re
si girano di scatto e…
Vedono
una grossa figura tutta nera che ha un mantello sulle spalle e un
cappuccio che le copre il volto. Guardando meglio, Angelo nota che una
parte di viso si riesce a intravedere: qualcosa di netto e di colore diverso
dall'altra pelle attraversa la faccia di questo strano essere: - Guard=
a bene
il volto dell'uomo, Sergio. Non noti niente?
Così
Sergio guarda con più attenzione e nota anche lui la strana
cosa. Il tipo li sta fissando ormai da tempo e il suo sguardo sembra
passare da loro a Cinzia:- Come avete fatto ad entrare qui dentro=
!?
Chiede l'uomo con una voce cupa e tetra. I due si ammutoliscono e rest=
ano
a fissarsi l'un l'altro, quando l'uomo parla di nuovo e questa volta la sua
voce si fa più forte:- Ho detto come avete fatto ad entrare?
I
due, presi dalla paura, restano ancora zitti:- COME AVETE FATTO AD ENT=
RARE
QUI? La sua voce si fa fortissima e Cinzia, presa dalla rabbia di non po=
ter
fare niente, urla:- E a te che t'importa di come hanno fatto loro ad entrare
qui!!
L'uomo
così avanza. È arrabbiato, i lineamenti della sua faccia sono=
tesi
e i muscoli tirati al massimo dall'ira. Il tipo continua ad avanzare verso i
due amici che indietreggiano. La figura è sempre più vicina e
Sergio, che non ne può più di indietreggiare, si scaglia cont=
ro
di essa. Questo sposta una mano e il corpo impotente di Sergio vola e va a
sbattere contro un sasso. Angelo si reca subito da lui per assicurarsi delle
sue condizioni. Intanto Cinzia dalla gabbia sta urlando contro l'uomo di
lasciarli stare e ad un certo momento sembra addirittura piangere. Allora A=
ngelo
prende una pietra abbastanza grande e la scaraventa contro l'essere. La
traiettoria del sasso va dritta su una gamba, ma quando la pietra si avvici=
na
all'arto dell'uomo, cambia direzione. La figura intanto sta ancora proceden=
do
verso Angelo che cerca di scappare, ma viene preso per il collo e sollevato=
da
terra. Angelo non riesce a respirare, quando Sergio colpisce con un masso la
testa dell'uomo che cade a terra e ci resta. I due allora si guardano negli
occhi e Sergio dice:- L'abbiamo proprio scampata bella, se non ci foss=
i io
a quest'ora tu saresti già morto. Angelo allora ridendo:- Eh
già!! Andiamo a vedere in che condizioni si trova quell'essere!
Così
i due si recano vicino al corpo dell'uomo che sembra morto:- Forse è
morto! Disse Angelo:
- Non lo so, però mi voglio togliere la curiosità, vieni! I d=
ue
vanno vicino alla faccia dell'uomo e Sergio cerca di sollevargli il cappucc=
io:-
Attento!! Urla Cinzia e in quel mentre l'uomo alza la mano e i due volano v=
ia
picchiando la testa contro un sasso e svengono. Qualche tempo dopo Sergio si
sveglia e, visto il corpo dell'amico sdraiato per terra, si reca da lui e t=
enta
di svegliarlo a sua volta. Questi si alza subito e dopo che si è rip=
reso
esclama: - Cinzia! I due si voltano e vedono che Cinzia non c'è
più.
La diabolica risata si propaga per tutta la stanza con un tono abbastanza a=
lto
che fa salire i brividi alla schiena. Sergio e Angelo continuano a correre
imperterriti senza sapere, ma soprattutto pensare in che cosa si sarebbero
potuti imbattere, ma ad un tratto...BOOM!!
-
Ahiaaaaaaaaaaaa!! Maledizione!
-
Cosa è successo Angelo?
-
Sono andato a sbattere contro qualcosa, ma il bello è che non so con=
tro
che cosa!
-
Beh... certo che sei proprio imbranato!!!
-
Ma guarda un po' chi parla, mister Sotuttoio!
-
Ma stai zitto!
Angelo,
offeso, non risponde a Sergio che, intanto, si avvicina sempre di più
all'oggetto dove è andato a urtare l'amico. Cerca di andare avanti
lentamente, ma ad un certo punto Sergio si sente il piede schiacciato da
qualche cosa. Cerca di toglierlo, ma niente, è rimasto incastrato.
Sergio, preoccupato, si china per vedere meglio la sua situazione e ad un c=
erto
punto...
-
L'HO TROVATO!!
Il
povero Sergio fa un salto dal colpo che l'amico gli ha fatto prendere, si g=
ira
per dirgli qualcosa e lo trova con in mano un accendino.
- E te ne sei accorto solo adesso che hai l'accendino?!? Sei proprio un
tontolone unico e raro!!! - Ehi grazie mille amico!! È la prima volta
che mi fai un compli... Non aveva ancora finito di completare la frase, qua=
ndo
Sergio lo interrompe bruscamente dicendo:- Ma che cosa hai capito, guarda c=
he
questa è un' offesa!!!
-
Aahh...
-
Comunque... lasciamo la nostra discussione a più tardi. Ora vieni qui
con l'accendino acceso e dammi una mano, sta incominciando a farmi piuttosto
male. Angelo lo accende e scopre un mondo di ragni con venti zampe gialle e
viola, l'enorme corpo ricoperto di una peluria folta e unta di un colore
verdastro. Angelo impaurito butta per terra l'accendino e quello si spegne,
improvvisamente quell'orribile vista scompare, lasciando spazio alle tenebr=
e e
al freddo che avvolgono quel brutto momento.
Nel
frattempo il resto della spedizione, si era decisa a cercare i tre compagni
scomparsi. All’alba: Robert, Bob e Ludovica si sono alzati e hanno
incominciato ad incamminarsi nella direzione da cui erano venuti; osservando
ogni minimo particolare, nel vano tentativo di cercare indizi.
-Capitano.
Fece Bob
-Si.
-Guardi, questo appartiene a Sergio.
-Che
cos’è? Interviene Ludovica.
-Questa
è una bussola. Rispose Robert.
-Già,
significa che i nostri compagni sono passati di qui, andiamo! Continu&ograv=
e;
il capitano.
Dopo
alcune ore di ricerca, l’equipaggio arriva al vulcano, dove era
prigioniera Cinzia, lo setacciano con circospezione e cautela.
-Negativo, qui non c’è niente! Dice Bob.
-Cerchiamo
ancora. Insiste Ludovica
No.
Dice in tono brusco Robert
-Riprenderemo
domani, ora è tardi, è meglio accamparci.
Raccolto
qualche legnetto e acceso un fuoco, i tre compagni si cucinano alcuni fagio=
li
in scatola, piantano ognuno la propria tenda e vanno a dormire.
Ma
nessuno riesce a chiudere occhio. I pensieri attraversano la loro mente com=
e i
bambini attraversano le strade.-Dove sarà Cinzia? Pensa Ludovica
-Spero
proprio che stia bene, ma in cuor suo, sa che non è così. Cer=
ca
solo di non pensarci ma più fa finta e più ci pensa. Non molto
lontano, Bob sta bevendo un goccio d’acqua dalla sua borraccia deluxe=
:-
Cerca di dormire. Si dice-Domani sarà una dura giornata. Ma niente da
fare non ci riesce e basta. Anche lui l’ha capito, per questo si &egr=
ave;
arreso e si sdraia immobile nel sacco a pelo, lasciando che i pensieri gli
riempiono la mente.
Qualche
metro di distanza, Robert, non riesce a non pensare alla sua famiglia, a sua
moglie e a suo figlio, che non vede da circa un anno, per colpa delle
spedizioni spaziali. Non ce la fa più, enormi gocce scendono lungo le
sue guance, oltrepassano le labbra e cadono al suolo, con lo stesso rumore =
che
fa un rubinetto rotto.
-Basta,
bastaaaaa! Il suo urlo fa rabbrividire i compagni, il capitano si alza, pre=
nde
due pastiglie di sonnifero e le butta giù, poi ne prende altre due, =
fino
a che non cade nel suo giaciglio addormentato. Allora, come parassiti arriv=
ano
gli incubi.
Si
rivede da bambino, sta correndo, corre ed è inseguito da due tipacci,
uno più brutto dell’altro,corre corre con il cuore in gola, co=
rre
per le stradine di Venezia, supera un ponte, poi un altro e si trova spalle=
al
muro, è in un vicolo cieco. I due lo afferrano per le braccia e lo
trascinano verso l’acqua, lui scalcia a perdifiato, ma è tutto
inutile.
- Addio, e questa volt=
a vedi
di affogare. Dice uno dei due, l’amico, fa una risatina compiaciuta e=
lo
scaraventa in acqua. Il capitano, si rivede trascinato dalla corrente, urla=
,
lotta con l’acqua con tutte le sue forze. Finalmente la mano, la mano
della salvezza, è la mano di un vecchio pescatore, ora lo tiene in
braccio, gli fruga in tasca, dove trova un biglietto.
Questo bimbo è orfano e non ha un nome. Chi lo trova ne abbia cura.<=
o:p>
Il
vecchio si mette la pipa in bocca, aspira più volte, poi riprende il
bimbo in braccio e gli sussurra all’orecchio:-Non aver paura, ora ci =
sono
io, mio piccolo Robert!
Robert
si alza, fuori lo aspettano Ludovica e Bob, i due si sono detti di non dire
nulla riguardo alle urla della sera prima.
-Che stiamo aspettando, andiamo a cercare i nostri amici! Urla Robert
-Siiii.
Urlano in coro gli altri due. I tre partono alla ricerca dei loro compagni
dispersi.
I
tre continuano a camminare da ormai molto tempo fino a quando decidono di
prendersi una piccola pausa per recuperare le energie:- Ormai dovremo essere
vicini al posto in cui si trovano i nostri amici! dice Robert che si &egrav=
e;
seduto su un sasso per recuperare le energie:- Non possono aver fatto
così tanta strada! esclama Ludovica. In cuor suo sperava di riuscire=
a
rivedere l' amica sana e salva. La rabbia che aveva nel cuore era tanta, la=
sua
mente nascondeva ricordi che nessuno poteva mai immaginare. Le immagini di =
quel
giorno di primavera la tormentavano da quando era venuta a sapere=
che
la sua amica era stata rapita da un cattivo...
Era
un bel giorno di primavera, il sole era ormai sorto da quasi=
tre
ore e gli uccellini cinguettavano allegramente sui rami degli alberi e
nell'aria si sentiva già l'estate che era ormai alle porte.
Ludovica si trovava nella sua casa e si stava preparando per andare a fare =
una
passeggiata nella pineta del suo paese con la sua migliore amica Anna. Il
punto di ritrovo era all'inizio della pineta. Ludovica raggiunse il lu=
ogo
e si sedette sulla panchina per aspettare. Poco dopo una sagoma si stava
avvicinando alla panchina: era l'amica. Le due si salutarono e cominciarono=
la
loro camminata. Si stava così bene all'ombra di quegli alberi,
il caldo che c'era al sole era veramente straziante e una corsa o una
camminata veloce erano impensabili tranne che per un posto, la pineta. Le d=
ue
stavano camminando già da una mezz'ora e parlavano animatamente quan=
do
due persone arrivarono alle spalle delle due ragazze. La prima fece lo
sgambetto a Ludovica che dopo aver preso una forte botta per terra si
rialzò cercando di reagire, si girò giusto in tempo per veder=
e la
scena, più sfortunata che tocco alla sua amica che venne presa, fatta
svenire, incappucciata e portata via: -An... Ludovica venne colpita con for=
za
da qualcosa dietro la testa e perse i sensi. Al suo risveglio la sua
amica era sparita. Nei giorni seguenti arrivò la notizia del
rapimento e una settimana dopo l'amica venne trovata morta proprio nel
posto dove era stata rapita. Ludovica era arrabbiata, aveva rivissuto i mom=
enti più
tristi della sua vita e la rabbia gli era salita al punto da cominciare a
prendere a pugni un sasso. Già dal primo
pugno avvertì un dolore un dolore allucinante alla mano, u=
na
persona normale avrebbe subito smesso, ma lei continua. Un destro, un
sinistro, un destro, un sinistro, la rabbia ad ogni pugno aumentava fi=
no a
che Bob e Robert non la fermano. Le sue mani erano piene di sangue, aveva t=
agli
su tutte le nicchie e il sangue le aveva sporcato tutta la divisa, ma a
lei non importava, doveva solo ritrovare Cinzia.
Intanto Sergio e Angelo
erano al buio dentro quella grotta con tutti quei ragni. La paura li aveva
ormai assaliti e i due non si riuscivano più a muovere fino a che Se=
rgio
non si sentì qualcosa di grosso salirgli la schiena. Così pre=
se a
correre all'impazzata fino a che BOOOM..... -Ahahahahahah. Angelo
sentì la voce dell'amico diventare sempre più bassa fino a che
non la sentì più. Così va nella direzione dell'am=
ico
e anche lui cade nella botola e si ritrova a testa in giù sopra qual=
cosa
di morbido che poi scopre essere l'amico:- E togliti! esclama l'ultimo.
I due si rialzano e cercano di capire dove sono andati:- Dove siamo? -=
BO,
non ne ho idea. Intorno a loro c'erano tutti dei tavoli con alcune amp=
olle
che contenevano liquidi di diverso colore...
I
due amici sono molto spaventati e non sanno minimamente dove si trovano. An=
gelo
ha paura e sente dentro di sé che c'è qualcosa che non va per=
il
verso giusto.. - Guardaaa! - esclama Sergio con voce tremante, ma poi dice =
che
non si tratta di niente di importante..all'improvviso si sente uno stridio
provenire da non molto lontano, poi silenzio e poi ancora un urlo acuto seg=
uito
da un mormorio di voci. Ai due non sembra di riconoscere quel tono di voce.
Dopo un attimo decidono di farsi coraggio e quindi di farsi avanti per anda=
re a
vedere chi c'è nell'altra stanza..camminano piano..come se avessero i
piedi felpati, ma purtroppo non c'è molta luce, perciò si
lasciano condurre dalle loro orecchie che sentono una conversazione. Ad un
certo punto Angelo avanza e...TOC!!! Batte la testa contro la porta mezza
aperta, non vista perché c'è sempre più buio! Sentendo
questo rumore le voci si bloccano e diventano bisbigli..allora i due amici =
si
spaventano e prendono la corsa per tornare indietro. Angelo è
agitatissimo e muove le gambe più veloce che può, Sergio si
sforza per seguire l'amico e ogni tanto si gira per vedere se c'è
qualcuno dietro di loro, poi pensa che magari queste persone non sono catti=
ve e
potrebbero dar loro una mano, allora si ferma tutto ad un tratto e chiama
l'amico facendogli segno di bloccarsi. Aspettano un attimo ma non vedono
arrivare nessuno! Sentono ancora una volta un urlo che li spaventa di nuovo,
allora questo volta, decisi in loro stessi, prendono il via e..lì
davanti appare una signora che spiega loro dove si trovano e gli dico che
questo posto è composto da tanti vinicoli e se qualcuno inizia ad
incamminarsi si perde e non trova più la strada per tornare indietro=
. -
Molte persone, che si volevano avventurare o che volevano scoprire dei nuovi
misteri, non si sono mai più riviste e il loro corpo si è rid=
otto
in polvere. E ora scusatemi, ma devo andarmene, ho molto lavoro da fare. -
Angelo da una spintarella al compagno e tutti e due guardano la signora che
svanisce nel nulla, nel buio. Continuano la strada che stavano percorrendo,
stando attenti a non infiltrarsi in qualche viuzzolo. Finalmente riescono ad
entrare nella stanza da cui provengono i suoni e i bisbigli, scorgono un
interruttore e accendono la luce..ma non vedono niente, eppure le voci si
sentono ancora!! I due si chiedono il perché di tutto questo, poi An=
gelo
capisce che erano solo illusioni acustiche per non fare avvicinare gli estr=
anei
a questo posto misterioso, poi spiega tutto all'amico che gli dà rag=
ione
e pensa che anche l'immagine della signora potrebbe essere un'invenzione, ma
non ne hanno una sicurezza. Subito dopo, per loro sfortuna, la luce si fulm=
ina
e rimangono nel buio come prima. Questo posto li spaventa e tutti e due han=
no
l'impressione che qualcuno stia facendo di tutto per farli andare via.. -
Aiutoooooooo! - urla improvvisamente Angelo, dopo aver sentito muovere tutt=
o il
terreno..e poi ancora di più..sempre più forte, - C'è =
il
terremoto!!!!! - dice Sergio ad alta voce. Si mettono a correre a più
non posso cercando di uscire dal quel posto cupo! Finalmente adocchiano dei
raggi di luce e vanno in quella direzione, escono; poi si guardano fra di l=
oro
come se non credessero che sono ancora vivi! Poi Sergio si siede un attimo =
per
riposarsi dalla lunga corsa e mette le mani in tasca...sente qualcosa, lo
afferra e tira fuori una boccetta di vetro con dentro una pozione magica, c=
he
però non conosce e non sa usare! Angelo gli suggerisce di non usarla=
per
il momento ed aggiunge: - Non sappiamo ancora cosa sia e soprattutto da dov=
e salta
fuori...
-
Ma è logico caro amico mio... Aggiunge Sergio.
-
Ah sì, e da dove, sentiamo... Risponde incuriosito Angelo.
-
Dalla mia tasca, no?!?! Fu la secca risposta dell'amico...
-
Sarebbe cascato il mondo se avessi saputo cos'è quel liquido!! Sei il
solito!! Non fai altro che pensare alla tua amata...
Sergio
è arrossito e sta ignorando le offese dell'amico.
Intanto
passano i minuti e i due malcapitati, più che altro Angelo, cer=
ca
di fare il punto della situazione e di trovare una soluzione per torna=
re
al villaggio.
-
Appena ritorni su Tecnon fammi sapere... avrei bisogno di un aiuto per torn=
are
alla base...
-
Ok...,ha risposto Sergio... - é solo che non riesco a togliermi di m=
ente
quel viso angelico, con i suoi bei capelli b...
-
Ok! Ok! Ho capito, faccio da solo... Lo interrompe Angelo dopo aver capito =
che
era completamente irrecuperabile...
E
mentre il povero pensatore cerca un modo per tornare alla base viene
incuriosito da una figura che si avvicina: ha un qualche cosa di
familiare, ma non sa cosa... Subito concentra l'attenzione di Sergio sullo
strano personaggio...
Passo
dopo passo la sagoma si fa sempre più chiara e, Sergio,
riconosce... - Cinzia!! Ma appena pronunciato il nome la figura scappa
verso l'orizzonte.
I
due si guardano perplessi e dopo un' attimo di silenzio decidono di
seguire quella persona che sperano li porti al
villaggio.
Durante il cammino, Sergio ricorda all'amico della boccetta magica e per la
seconda volta Angelo gli dice di lasciarla stare ma, testardo, la apre e de=
lle
gocce cadono sulle loro mani formando una nuvola di fumo verde che li ha
trasportati... AL VILLAGGIO!!! I due corrono dal vecchio saggio e =
appena
entrati nella strana casa vedono che la stanza è quasi
deserta... dall'ultima volta che ci sono stati sono cambiate molte
cose e molti oggetti e arredi sono spariti.
I due
si guardano un attimo intorno e riescono a notare solamente uno
strato di polvere che è posata sui mobili e sul pavimento. =
;
Varcano la soglia della porta e guardandosi meglio attorno notano che =
su
alcuni mobili c'è ancora la sagoma di alcuni oggetti che molto
probabilmente sono stati spostati, i due vedono che in certi posti la
polvere non c'è come se alcuni mobili fossero stati
trascinati.
Essi si dividono e vanno a cercare in posti diversi della
casa... Angelo segue la scia che aveva notato prima ed entra in u=
na
stanza; vede che tutta la roba che una volta era nella sala
principale era stata spostata in quella stanza. Così si mette ad
analizzare con più attenzione gli oggetti quando... la voc=
e di
Sergio rompe il silenzio:- Angelo vieni qui a vedere!!! Angelo corre subito
dall'amico per capire cosa è successo e, arrivato Ser=
gio
esclama:- Guarda lì per terra non noti qualcosa di strano? L'amico
allora si dirige nel posto che gli era stato indicato e, dapprima=
non
nota niente, ma poi, vede che c'erano molte impronte di piedi e una
sagoma che veniva disegnata sul pavimento:- Sembra che qui ci sia stata
una colluttazione , non ti pare? dice Sergio:- Eh sì guarda!!
Sembra anche che un corpo sia stato trascinato! I due allora si guarda=
no
un attimo e alla fine Sergio dice:- Magari può essere stato quel
cattivo che abbiamo visto sul vulcano!! Andiamo a vedere nelle altre case se
troviamo dei segni così sul pavimento.
I due allora si recano nelle altre case e notano che anche in quelle
c'erano segni uguali alla prima. Allora Sergio dice a Angelo:- Potremmo
tornare con la pozione al punto in cui abbiamo visto l'ultima vol=
ta
quel cattivo! - Siii !!! risponde Angelo - E magari potremmo anche
offrirgli dei pasticcini e uno champagne!!!! Non fare di discorsi scio=
cchi
non possiamo tornare in quel posto senza essere preparati, prima dobbiamo
prendere almeno qualche arma per un eventuale scontro fisico, no! Disse
l'amico, ma ormai era troppo tardi perché Sergio aveva già
gettato una goccia per terra...
Questa
forma una nuvola verde e... in un attimo si ritrovano nel posto c=
he
Sergio aveva desiderato… questo luogo era rimasto uguale all'ultima v=
olta
che ci erano stati, quando avevano affrontato il mago e avevano incass=
ato
una pesante sconfitta. Nel rivedere quei luoghi ai due ritorna in ment=
e lo
scontro e Sergio dice nel rivivere tutte le emozioni che aveva provato:- Non
riusciremo mai a sconfiggere quel mostro! Allora Angelo che nel frattempo si
era seduto su un sasso scatta subito in piedi e ribatte:- No, un modo ci de=
ve
essere, per forza! Anche se quel mostro sembra davvero imbattibile! I =
due
continuano a parlare a lungo fino a che non sentono alcuni rumori:- Shhh! d=
ice
Sergio portandosi un dito sulla bocca. I due ascoltano meglio e sentono che=
i
passi si stavano facendo sempre più forti:- Presto,
andiamo dietro quel sasso. così si nascondono dietro un sasso,
guardano quella che sembra la direzione da cui provengono i rumori e se ne =
stanno
in quella posizione immobili. Ad un certo punto sbuca fuori un uomo da
una porta e Angelo lo riconosce subito:- Robert! Infatti dalla
porticina è uscito proprio Robert, il capitano della spedizione.
Anche Sergio che nel frattempo aveva capito si lancia fuori dal
nascondiglio e va a salutare il capitano. Subito dopo escono dalla porta an=
che
Bob e Ludovica che erano insieme a Robert. i cinque sono felici di essersi
ritrovati, tuttavia manca ancora una persona: Cinzia. Dopo una breve
discussione Bob dice:- Adesso basta con le chiacchiere, dobbiamo trova=
re
la nostra amica e salvarla! Allora Robert dice:- Potrebbe essere
nascosta in qualsiasi parte del pianeta, come facciamo a
trovarla? Sicuramente è nascosta in un posto segreto e che
cosa meglio di un laboratorio può essere il nascondiglio? Dice Angel=
o:-
Sì, ma il problema è che potrebbe essere in qualsiasi parte d=
el
pianeta. ribadisce Sergio:- Io cercherei in questo vulcano! =
dice
Ludovica:- E come fai a saperlo? domanda Robert - Intuito femminile! d=
ice
la donna:- Dal momento che abbiamo solo questa pista io propongo di
cercare nei sotterranei del vulcano. - Ma sì, deve essere per f=
orza
qui, ti ricordi quando Cinzia era dentro alla gabbia appesa sopra il
vulcano! dice Angelo rivolto a Sergio - Che poi quell'uomo la
è venuta a prendere? - Sì è vero! afferma l'amico
- Si deve trovare per forza nei sotterranei del vulcano. - Bene! =
dice
Robert - Ora cerchiamo un passaggio. La squadra si mette a cercare e dopo o=
re
nessun risultato:- Bene, venite qui che pensiamo ad un'altro posto dove
potrebbe essere il nascondiglio, visto che qui mi sembra chiaro che non ci =
sia
niente. Sergio allora preso dalla rabbia urla:- Ci deve essere
qualcosa! E detto ciò calcia un sassolino che si alza da terra =
e va
a sbattere contro una parete. Improvvisamente una parte di muro ss apre fac=
endo
intravedere un piccolo passaggio:- Non so come tu abbia fatto,
ma dopo mi insegni! dice Angelo ridendo.
La
squadra allora si infila nel cunicolo e arrivata alla fine si trova in un
angolo di un gigantesco laboratorio con mille ampolle di pozioni differenti=
e
in un angolo che era dall'altra parte del punto in cui si trova la squadra =
vi
era una grande cella che conteneva Cinzia e tutti gli abitanti del villaggi=
o.
Robert e il resto dell'equipaggio si reca vicino alla cella e Ludovica chia=
ma:-
Cinzia! Questa si sveglia da un sonno che aveva colpito anche gli abitanti =
del
villaggio ed è felice di rivedere i suoi amici. Dopo qualc=
he
abbraccio un po' impedito dalle sbarre della cella Bob dice rivolto a
Cinzia:- Dove sono le chiavi della cella? - Penso siano su quello scaf=
fale
lì con tutte quelle ampolle:- Bene, vado io! esclama Sergio.
Così dicendo si arrampica sullo scaffale e mentre cerca tr=
a le
ampolle dice:- L'ho trovata!!!! In quel mentre una porta si apre e ne esce =
il
mago cattivo:- Non dovevate entrare nel mio laboratorio!!
dice con voce arrabbiata e si=
reca
da Sergio, gli afferra le caviglie e cerca di tirarlo giù dallo
scaffale, ma Sergio non molla, si dimena e così molte ampolle cadono
a terra infrangendosi contro il pavimento. Sergio allora sposta un pie=
de e
facendo questo fa cadere un'ampolla che va in testa al mago. Il liquido
comincia a scorrergli per tutto il corpo fino a che non arriva per terra. Q=
ui
fa una cosa che nessun liquido avrebbe mai fatto: si
raggruppa fino a formare una piccola macchia e poi BUUM!! Una for=
te
esplosione travolge tutti, le ampolle si rompono e la sala si all=
aga
di liquido di vari colori. Quando tutti riprendono dall'esplosione vedono c=
he
il mago è nel posto in cui si trovava prima, ma vicino a lui
c'è una sua copia perfetta. Questo se ne sta lì, in piedi, a
fissare il mago che non sa più che faccia fare... a un certo pu=
nto
il mago si mette a ridere e dice alla sua copia:- Era quello che =
ho
sempre sognato, avere una mia copia per conquistare l'intero universo. =
;E
ora stringimi la mano
socio! &nb=
sp; =
Nel
dire questo il mago stringe la mano alla sua copia e BUUM!! Un altro b=
oato
e una luce accecante travolgono la sala e quando tutti si riprendono vedono=
che
i due sono spariti:- Che è successo? Chiede Ludovica
- Dove sono finiti? domanda Sergio che intanto era sceso dallo
scaffale:- Io lo so cosa è accaduto! dice Robert - L'ho studiato que=
sto
fenomeno! Quei due sono spariti anzi si sono annullati! Tutti guardano Robe=
rt
con uno sguardo confuso:- I due si sono annullati perché la pozione
scorrendo addosso al mago gli ha preso il DNA e ne ha formata una copp=
ia
uguale, solo, formata da particelle negative e non positive.
Così, come il negativo annulla il positivo e viceversa i due ma=
ghi
si sono annullati per sempre.
L'equipaggio
ci mette un po' a capire, poi quando è tutto chiaro la gioia pr=
ende
il sopravvento e tutti si abbracciano contenti di avere trovato Cinzia =
;e
di avere sconfitto per sempre il mago.
A
questo punto, tornano tutti al paese e dopo aver preparato la cena e aver
mangiato arriva l'ora dei saluti, perché i ragazzi della navicella h=
anno
deciso che è ora di tornare a casa... Allora, Kristina, dopo qualche
secondo di esitazione, si dirige verso Angelo, che si gira e questo provoca=
uno
scontro tra i due.
-
Angelo ti devo parlare. Kristina è determinata e
vuole manifestare al ragazzo di cui si è innamorata i
suoi sentimenti... - Angelo mi sono innamorata di te!!!
Angelo
rimane un po' sconvolto dalla dichiarazione che gli è appena stata
fatta, però anche lui è convinto dei sentimenti che prova per
Kristina... - Anch'io.. Però c'è=
un
problema, io sto partendo e tu hai qua la tua famiglia, il nostro è =
un
amore impossibile!
- Non è vero, io voglio partire con te, perché non voglio
perderti, ho già affrontato con i miei genitori la questione e loro
hanno approvato dicendomi che vogliono che io sia felice!!!
Così,
Kristina parte con l'equipaggio e il suo amato ed insieme sperano=
di
avere una vita felice, senza mai rimpiangere la decisione che hanno preso!!=
!