I tre ragazzi, infatti, si ritrovano su uno strapiombo e vedono in fondo tutte le cose molto più grandi e strane; incuriositi, cercano subito un sentiero per arrivare a valle.
A Sara viene l'idea di dividersi: lei con Giovanni e Francesco da solo. Dopo circa mezz'ora, Francesco, entusiasta, esclama ad alta voce: - Ragazzi, raggiungetemi! Ho trovato un sentiero che sicuramente ci porterà a valle! Sara e Giovanni raggiungono Francesco, dopo di che, insieme scendono il sentiero. Sara ha molta paura, perché non sa che cosa può trovare in un posto così strano; attratta dai suoi pensieri rimane indietro. Giovanni e Francesco non si accorgono di niente, perché corrono velocemente. A quel punto, Sara si ferma perché le pare che qualcosa la stia inseguendo: lei vede che un animale striscia vicino ai suoi piedi, guarda in basso e si accorge che è una vipera velenosa. Spaventata, inizia a correre e a gridare: - Aspettatemi, aspettatemi! C'è una vipera che mi sta inseguendo! Giovanni si accorge che Sara non c'è, allora i due ragazzi si fermano e iniziano a cercarla.
Francesco e Giovanni trovano Sara accovacciata ai piedi di un albero. Riprendono il cammino insieme e dopo poco incontrano un taglialegna del paese vicino che li accompagna a casa sua.
Casa%20(2)[1].gifMentre discendono il sentiero sentono lo scricchiolio delle foglie secche sotto i loro piedi, che a Sara fa un po' paura. Ogni tanto si fermano a prendere qualche bacca e alcuni "peti". Il taglialegna spiega loro che al suo paese è tutto molto grande. Arrivati a casa del boscaiolo, sua moglie prepara per tutti una cena a base di selvaggina. Intanto la figlia prepara una camera in soffitta per i ragazzi.
Finito di mangiare i tre amici si coricano. Prima di addormentarsi, Sara sente dei rumori strani che la spaventano e in un primo momento rimane immobile. 
Subito dopo pensa che può essere un animale notturno, allora apre la finestrella da cui proviene lo strano rumore e vede su un albero un animaletto, non riesce a capire cos'è; ad un certo punto, la creatura spicca il volo e Sara capisce che è una civetta. La mattina dopo, il boscaiolo chiama i ragazzi che scendono e trovano la tavola imbandita con latte, deliziosi biscotti fatti in casa e una buonissima crostata. Sara, vedendo la tavola con la colazione, si ricorda della mamma quando le preparava il piccolo pasto mattutino. Mangiano tutti insieme e poi, una volta finito, il taglialegna li porta a visitare il piccolo grande paese. Mentre passano nella piazza principale vedono un lungo tavolo e un grande falò pronto per essere bruciato. I ragazzi chiedono al boscaiolo che cosa succede e lui risponde che sono i preparativi per una festa patronale in onore di S. Martino. Continuano il giro e arrivano alla biblioteca dove sono raccolti gli archivi che raccontano la storia del paese. In
AN667.GIFmen che non si dica, arriva l'ora di pranzo e i quattro ritornano a casa a consumare il pasto. Finito di mangiare giocano con la figlia del taglialegna, Luisa,  arrivata la sera vanno a mangiare nella piazza centrale dove viene acceso il falò e tutti gridano "falò, falò, falò, la selvaggina noi cacciamo e San Martino festeggiamo! ". Insieme poi, ballano divertendosi molto e infine a tarda ora se ne vanno a dormire.

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