Pontremoli, 07/10/2010

Caro Simone,

dopo esserci visti tutta l’estate, siamo dovuti tornare tutti e due a scuola. Io ero abituato alle mie bellissime dormite e quando mi hanno svegliato alle sette della mattina del 13 Settembre sembrava un coma. Anche tu mi sembri un grande dormiglione, quando ti hanno svegliato dormivi ancora in piedi. A te la scuola come sta andando? A me abbastanza bene, tranne una volta che la mia professoressa di storia mi ha beccato che non avevo studiato e mi ha messo un brutto voto; anche a te è capitato? Lì nella tua scuola c’è un professore che ti sta più simpatico rispetto agli altri? Nella mia classe c’è la professoressa di matematica, anche le altre mi stanno simpatica, ma lei ancora di più, perché con noi scherza e ride quando è il momento invece si deve lavorare seriamente; anche se con lei non prendo bellissimi voti, ci fa rimediare alla lavagna. Poi abbiamo la professoressa di italiano, suo papà era uno scrittore di folcrore pontremolese e ha scritto tre libri sul nostro paese e gli hanno anche dedicato una via chiamata “Bruno Necchi” e, quando la professoressa porta uno dei suoi libri, noi siamo felicissimi se ce lo legge perché così conosciamo di più il nostro dialetto e capiamo che noi siamo molto fortunati rispetto ai ragazzi di tanti anni fa. In quel libro c’era anche scritto dei giochi che facevano loro, perché non avevano le cose che abbiamo noi. Quest’ anno ci sono anche tre nuovi compagni, uno di loro lo conoscevamo di già e un’ altro viene dal Belgio e conosce bene il francese.

Tanti saluti!

 

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